Saturday, January 14, 2012

In viaggio, l'aereo ormai svolazza in quota da un bel po' di tempo; mi
sono addormentato e risvegliato già due o tre volte. Non ho il coraggio
di guardare l'orologio: potrebbe darmi illusioni o delusioni, riguardo a
quanto ancora devo soffrire questa costrizione, che non voglio. Ma il
sole mi colpisce in pieno volto, sul lato sinistro. E' un fatto
importante: mi dà energia. Se ci penso, nelle due settimane scorse non
ho mai visto il sole. Ho visto il cielo blu, o quanto meno di un colore
che ricordava il blu, ma per poco tempo, e sicuramente non ho potuto
godere della sensazione del sole che scalda la pelle (e l'anima). Mi
mancava. Comincia a venirmi l'acquolina in bocca. La destinazione della
mia "restauratio egi" è perfettamente ingegnerizzata. Un piccolo arco
nel Tirreno, la cui concavità è orientata quasi perfettamente a sud, in
maniera da permettere, nelle giornate di sole, di starsene spaparanzati
e scaldarsi più con l'energia carpita che non con quella dispersa.
Chissà che pensieri risaliranno la mia mente, mentre vedrò l'arancione
del calore in trasparenza attraverso le palpebre chiuse....

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