Non ce l'ho il cagozzo (per il momento), ma mi sono fatto una cultura che penso di poter condividere. Qui in Malesia e Kuala Lumpur non fa eccezione, vige il terrore del cagozzo. Si, insomma la sciolta, lo tsunami di merda, la diarrea, un disturbo che ha tanti sinonimi che è chiaro che gli esseri umani ne sono terrorizzati. Alcune città sudamericane gli attribuiscono anche origini divine (la vendetta di Montezuma....).
Ora, tutti temono le condizioni igieniche e la qualità dell'acqua. Vero è che un paio di topi e qualche scarafaggio in giro li ho visti, vero è che certi posticini a Chinatown sono molto dissuasivi, che il ghiaccio non credo lo facciano con l'acqua minerale, ma... È così in molti altri posti, no?
Oggi è una giornata molto piovosa (temporali torrenziali) e quando sono uscito dalla metropolitana per andare a prendere il trenino per l'aeroporto, mi son dovuto fermare perché avevo gli occhiali del tutto appannati (parevo Filini, il compagno di sventure di Fantozzi). E allora mi son detto: ma quando esci dalla metro che passi da 21 gradi (se va bene) e umidità al 45 per cento e passi dalla stazione, magari in un corridoio esterno, con 30 gradi e il 90% di umidità, per poi entrare in un altro treno e ricominciare? Ma quando stai per strada sotto il sole (35 gradi) coi soliti 90% di umidità e passi davanti alle porte spalancate del grattacielo della HSBC (banca inglese) e ti becchi una cascata di aria gelida e secca per due piacevoli secondi? Ma quando hai un caldo della matriosca e ti fai preparare uno smoothie al durian carico di ghiaccio? Ma quando stai sudato come un porco a fine giornata e entri in camera, che per quanto io mi moderi sta sempre a 24 gradi e umidità sottoterra? Pure questo conterà!? Io dico di si (e oggi ho il pile a portata di mano per l'aereo... un po' perché so che cercheranno di congelarci, un po' perché lo zaino mi ha confidato che se provo a metterci dentro anche solo una monetina, si mette in pensionamento anticipato!!!).
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